7 errori (+1 bonus) che tutti i gruppi emergenti commettono

Oggi vediamo una lista di 7 errori tipici che moltissime band commettono nelle fasi iniziali del loro percorso.

Il problema principale quando prendi una strada sbagliata è che quando te ne accorgi di solito è troppo tardi e non hai tempo e voglia di tornare indietro, cosa che tra l’altro implicherebbe che tu accettassi l’idea di aver sprecato la tua risorsa più importante, il tempo.

Le opportunità nel mondo della musica spesso ti sfiorano molto da vicino ma l’ironia della sorte è che potresti coglierle solo se te ne accorgessi.

Ecco 7 errori molto frequenti in cui incorrono tantissimi gruppi emergenti

  1. SBAGLIARE LA SQUADRA

Iniziare una band col tuo migliore amico sembrerebbe un’ottima idea ma non sempre è quella più fruttuosa sul lungo periodo. Per suonare insieme non basta avere una buona affinità umana, ci vuole comunità d’intenti.

Se vuoi crescere davvero come collettivo devi fare in modo che tutti credano nel progetto allo stesso modo, lavorino insieme e remino in una sola direzione.

Se ci sono attriti legati alla serietà con cui si prendono le cose, alla puntualità nel rispettare orari e scadenze, all’attenzione alla preparazione del repertorio, la tua band avrà vita breve.

È molto meglio perdere due anni per trovare le persone giuste piuttosto che partire subito con quelle sbagliate. Infatti, quando la tua squadra sarà compatta e unita, anche se all’inizio avrai perso del tempo nella ricerca dei componenti, inizierai a viaggiare al doppio della velocità degli altri e a crescere molto più rapidamente.

  1. PROVARE SOLTANTO

Le prove per una band sono essenziali.

Servono per scrivere le proprie canzoni insieme, per sistemare gli arrangiamenti, per fare in modo che tutto suoni compatto ed omogeneo, per prendere confidenza con gli altri musicisti e automatizzare l’esecuzione delle proprie parti.

Ma per un gruppo che vuole lavorare come un collettivo unito, è necessario passare molto tempo insieme anche oltre la sala prove.

Ascoltare musica insieme, scoprire nuovi artisti, ma anche vedere film, parlare tanto, è essenziale per alimentare lo spirito di gruppo in modo che quando suoni con i tuoi compagni non sembri che vi siete incontrati per caso sul palco.

Dovete avere qualcosa da dire e deve essere qualcosa di comune.

  1. AVERE COME UNICO SCOPO FARE CONCERTI

Un gruppo ha moltissime attività e suonare dal vivo è solo una di queste.

Senza dubbio è necessario che tu colga tutte le occasioni possibili per suonare davanti ad un pubblico, più suoni meglio è per ricevere feedback sulla tua musica e capire se la band funziona o meno.

Ma sappi che da un certo momento in poi, quando le cose si faranno più serie, suonare non è l’unica cosa importante e sicuramente non la prima da fare.

Un concerto è un’attività promozionale il che significa che per dare un senso ad un live devi avere qualcosa da promuovere, cioè mostrare al pubblico che viene a sentirti non soltanto che hai un po’ di brani per riempire una serata ma soprattutto che valga la pena seguirti per altre cose.

La fissazione di andare a suonare dal vivo è una sorta di patologia per molti artisti che si concentrano completamente su questo aspetto senza preoccuparsi di curare il rapporto col proprio pubblico anche in altri momenti e non solo dal palco.

Cercare di scrivere ottima musica, registrarla, produrla professionalmente, gestire la propria comunicazione sui social, preparare il merchandise, lavorare sulla propria immagine e sul proprio logo caratteristico sono solo alcune delle attività collaterali alle quali devi dedicarti se vuoi dare un senso al tuo percorso e massimizzare l’utilità delle tue uscite live.

  1. SCRIVERE MUSICA CHE NON ASCOLTERESTI

Se vuoi che il tuo gruppo cresca, se vuoi maggiori opportunità, visibilità ed ampliare la tua fanbase, devi partire dalla musica.

Tutto ciò di cui hai bisogno è scrivere delle grandi canzoni.

Uno degli errori più frequenti per le band emergenti è quello di concentrarsi da subito sull’aspetto performativo e visivo della propria musica, prima di aver messo a punto un sound caratteristico e delle canzoni degne di essere ascoltate.

Scrivi solo musica che ti piace ascoltare senza perderti in troppi ragionamenti filosofici su come vorresti che la tua band apparisse gli altri.

Se non sei tu stesso il primo fan della tua musica, come puoi sperare che qualcun altro lo diventi? Ama ciò che fai e impegnati a realizzarlo al meglio.

Se non ti piace una canzone che hai scritto, se non sei soddisfatto al 100% hai due semplici soluzioni: o la cambi o la butti e ricominci da capo.

Non aver paura di riscrivere o correggere qualcosa che hai fatto, per fare grandi cose ci vuole tempo e pazienza.

  1. CERCARE UN’ETICHETTA DISCOGRAFICA PER IL TUO DISCO

Questo è un punto cruciale.

Moltissimi gruppi sono convinti di vivere ancora negli anni ’80, quando le etichette discografiche facevano scouting nei pub di periferia semivuoti cercando il nuovo talento da produrre e lanciare.

Oggi le cose sono molto diverse.

Il ruolo delle etichette discografiche è cambiato del tutto e la loro funzione a supporto degli artisti è drasticamente cambiata negli ultimi quindici anni.

Prima di cercare un’etichetta discografica è bene che impari quali sono le dinamiche ed i meccanismi basilari dell’attuale industria discografica, ho scritto moltissimi articoli al riguardoche trovi in questo blog, per poter fissare degli obiettivi concreti e realistici e progettare delle strategie per poter crescere.

Un’etichetta discografica oggi cerca tutta una serie di cose in una band ben oltre la capacità di scrivere buona musica.

Più di tutto, per ingolosire un’etichetta, devi dimostrare di avere già una fanbase che ti sostiene e supporta. In questo modo una label potrà rendersi conto che il tuo progetto già funziona e quindi eventualmente affiancarti per darti la possibilità di sviluppare ulteriormente il tuo potenziale ed accrescere la tua capacità di arrivare ad un pubblico più vasto.

  1. FARE IL DISCO DELLA VITA

Scrivi ogni canzone come se fosse la più importante della tua carriera, impegnati ad essere soddisfatto al 100% di ogni cosa scrivi ma non aspettarti che sia un brano o un disco a cambiarti la vita.

Oggi è necessario essere estremamente prolifici e tirar fuori tanto materiale, non per selezionare le canzoni migliori che dovranno spaccare il mercato come fino ad una quindicina di anni fa si cercava di fare, ma per documentare attraverso la musica il tuo percorso di crescita ed evoluzione.

Pubblicare molti singoli e magari accompagnarli con dei videoclip è un ottimo modo per tenere sempre viva l’attenzione del pubblico, creare aspettative ed attese, e fare in modo che si appassioni alla tua storia.

Questo punto è fondamentale ed è tutto ciò che ti serve per fare in modo che le persone ti seguano assiduamente.

Scrivi sempre ottima musica, fai il meglio che puoi, ma considera che se ragioniamo in termini di disco attualmente è bene che tra una release e l’altra non passino più di 18 mesi per una band emergente. Nel frattempo riempi il tempo con quanti più singoli riesci a tirar fuori!

  1. CARICARE I BRANI ONLINE

Mettere i brani online, tutti in una volta, affidandosi ad un aggregatore qualsiasi che faccia da distributore sui digital store è una strategia del tutto sbagliata ed inutile per un gruppo e, nonostante non dia alcun risultato, è una delle cose che sistematicamente un po’ tutti fanno.

La logica è semplice: carichi i tuoi brani online per renderli disponibili in modo che qualcuno possa comprarli.

Peccato che poi vendi pochissimi dischi nella maggior parte dei casi e ti trovi praticamente con un album bruciato, infatti nessuna etichetta potrà ma offrirti un contratto discografico se i brani sono già tutti distribuiti e pubblicati online (in un altro articolo su questo blog ti spiego come puoi ancora salvare il salvabile quando hai bruciato il tuo disco).

Come hai già imparato, è molto più utile spalmare nel tempo le pubblicazioni creando un percorso promozionale che accompagni il tuo pubblico attraverso un viaggio alla scoperta della tua musica e della tua storia.

Mettere tutto in una volta online significa creare un solo evento mediatico privandoti dell’opportunità di averne molti di più per ogni brano/singolo che andrai a pubblicare. Questo non soltanto crea maggiore interesse ed occasioni di visibilità per te, ma attribuisce anche maggiore importanza ad ogni brano che sarà proposto con una comunicazione dedicata e specifica.

ERRORE BONUS : AVERE FRETTA

Voglio farti un regalo ed aggiungere un’altra categoria di errore che è pressoché costante in tantissimi gruppi ed artisti emergenti e non solo.

Pensare che ci sia una casualità nelle cose, che il successo o il fallimento di un progetto dipenda da fattori indipendenti dalle azioni che compiamo è spesso il grande alibi con cui giustifichiamo le nostre sconfitte.

Molti gruppi sono convinti che l’insuccesso dipenda dal sistema, dal mercato, dalle condizioni esterne, ma la maggior parte delle volte questi gruppi hanno semplicemente sbagliato nel fissare i propri obiettivi e non sono stati in grado di realizzare un piano con dei target realistici.

Avere un’idea chiara del risultato che vuoi raggiungere e che è fattibile rispetto alle condizioni dell’industria musicale odierna, richiede molta attenzione e studio del mercato e della realtà che ti circonda, ma è tutto nelle tue mani.

Suonare in uno stadio può sembrarti un traguardo impossibile, ma forse è solo fuori dalla tua portata oggi.

Bisogna essere pazienti ed imparare a procedere per gradi con risultati realistici e progressivi. Il successo non è più una variabile assoluta, ma una condizione relativa al punto di partenza di ognuno.

Il tuo compito è quello di lavorare tutti i giorni per alzare il tuo livello, settimana dopo settimana, mese dopo mese, anno dopo anno, in modo che domani partirai un po’ più avanti nel tuo percorso.

Solo così il prossimo traguardo sarà sempre più grande ed ambizioso di quello che hai raggiunto oggi e magari, un domani, anche suonare in uno stadio potrà essere un obiettivo realistico e fattibile.

Alla prossima e buona musica!

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